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Che cos’è esattamente la moda sostenibile e come creare un guardaroba di qualità, senza tempo e rispettoso sia della natura che della pelle? Scoprirai tutto in questo articolo!
L’industria della moda è senza dubbio tra i maggiori inquinatori dell’ambiente. Ogni anno vengono prodotti incredibilmente 150 miliardi di capi di abbigliamento. Ognuno di essi rimane nell’armadio in media solo circa 3 anni, prima di essere sostituito da un capo nuovo.
L’esatto opposto della moda veloce, che lancia una collezione dopo l’altra, è la slow fashion, ovvero la moda lenta o durevolmente sostenibile. Essa pone l’accento sul minimalismo, sulla qualità e sull’attenzione verso la natura e l’uomo.
… ti gira la testa con tutti questi termini? Mettiamo le cose in chiaro una volta per tutte e vediamo cosa si nasconde dietro ciascuno di essi.
Il nostro consiglio: Non hai ancora esperienza con l’abbigliamento sostenibile? Inizia acquistando biancheria intima eco-friendly, che è a diretto contatto con la tua pelle. Dai un’occhiata alla biancheria femminile in cotone bio oppure ai boxer e slip da uomo in fibre di bambù.
Gli abiti in materiali naturali e sostenibili sono un pilastro della slow fashion, poiché sono di alta qualità e prodotti nel rispetto dell’ambiente. Dovresti inserirli nel tuo guardaroba anche se hai problemi di allergie da contatto o soffri di problemi cutanei.
Il nostro consiglio: Durante l’acquisto, osserva attentamente le etichette dei capi. Può accadere che un capo contenga sì fibre naturali, ma in quantità così esigua da non avvertirne affatto le proprietà.
Il cotone è uno dei pilastri dell’industria della moda, in quanto è economico e da esso vengono realizzati capi che sono molto morbidi al tatto, ma allo stesso tempo resistenti e durevoli. Inoltre, il cotone si distingue per un’elevata capacità di assorbimento e traspirabilità, così che la pelle possa respirare liberamente, cosa apprezzata in particolare dalle persone allergiche.
Il nostro consiglio: Biancheria intima di qualità in cotone è prodotta, ad esempio, dal marchio di fama mondiale Tommy Hilfiger.
Mentre una grande parte del cotone è coltivata nei paesi del Terzo Mondo con l’uso di pesticidi, il cotone biologico viene coltivato con attenzione all’ambiente. Anche la raccolta e la tintura del cotone avvengono con cura – ad esempio, si utilizzano argilla, erbe o coloranti sintetici delicati.
Pochi sanno che il bambù non è in realtà un albero, ma un tipo di erba. Ancora più importanti sono però le sue proprietà. La biancheria intima in fibre di bambù è estremamente morbida al tatto, simile alla seta o al cashmere, ed è antipiega, stabile nel colore e mantiene perfettamente la forma.
Come se non bastasse, il bambù è ipoallergenico, antibatterico e termoregolatore, così in inverno scalda e in estate rinfresca. Al caldo non si appiccica alla pelle e può assorbire fino al 90% dei raggi UV.
Il nostro consiglio: Dalle fibre di bambù si producono ad esempio calzini da uomo e da donna, che assorbono efficacemente il sudore, neutralizzano i cattivi odori e prevengono la formazione di infezioni fungine.
Tencel indica fibre chiamate lyocell, ottenute dal legno di eucalipto proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. I capi in tencel sono facili da mantenere, perché non si stropicciano e non perdono colore.
Così come le fibre di bambù, anche il tencel regola bene la temperatura corporea e a seconda delle esigenze rinfresca o riscalda. Inoltre è biodegradabile, quindi, una volta che i capi hanno finito il loro ciclo di vita, non gravano sull’ambiente.
Le fibre a base di cellulosa rigenerata hanno una superficie molto liscia e morbida. Grazie a ciò, il modal possiede una piacevole lucentezza setosa e colori vivaci, che conserva anche dopo numerosi lavaggi. Rispetto alla viscosa classica, il modal è molto più resistente alle sollecitazioni meccaniche, si restringe meno ed è meno soggetto a stropicciarsi.
Il nostro consiglio: Vuoi sentire sulla tua pelle com’è indossare il modal? Allora dai un’occhiata alla collezione di intimo del marchio Calvin Klein, che oltre al cotone contiene anche un’elevata percentuale di questa fibra naturale.
La lana merino si ottiene dalla razza ovina domestica merino, originaria dell’Africa, sul territorio dell’attuale Marocco. Da lì, nel Medioevo è arrivata in Spagna e nel XVIII secolo in Nuova Zelanda e in Australia.
La lana merino è costituita da fibre molto sottili, più sottili perfino di un capello umano. Eppure, sono molto resistenti – forti, durature e, a differenza della lana ovina classica, non pizzicano, non irritano e non emanano cattivo odore.
Gli abiti in lana merino sono inoltre facili da mantenere. Poiché assorbono bene gli odori, non bisogna lavarli troppo spesso – a fine giornata basta arieggiarli. Come uno dei pochi materiali naturali, la lana merino è adatta anche allo sport, grazie alle sue eccellenti proprietà termoregolatrici e alla capacità di assorbire il sudore.
Per gli abiti in materiali naturali e sostenibili probabilmente pagherai di più. D’altra parte, nel tuo guardaroba dureranno molto più a lungo rispetto ai normali abiti di confezione, perché sono realizzati con cura e dopo il primo lavaggio non si restringeranno, non si deformeranno né sbiadiranno. Se dunque componi il tuo guardaroba con capi senza tempo, in colori e tagli di base, non devi temere che passino di moda.
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